Camera d commercio di Bolzano
economia = futuro

Fotovoltaico in azienda

L'autoproduzione e la condivisione di energia come soluzione per contenere i costi

Il fotovoltaico (FV) è destinato a diventare la forma più economica di produzione di elettricità. Il costo della generazione di elettricità da fotovoltaico o "costo livellato dell'elettricità" (LCOE) ha già raggiunto la parità con i prezzi al dettaglio dell'elettricità in molti segmenti di mercato quale il residenziale, commerciale o industriale. Tuttavia, la nozione di competitività per gli impianti fotovoltaici e soprattutto il concetto di “grid parity” non è sempre ben definita. La competitività del fotovoltaico deriva soprattutto da una chiara comprensione del concetto di autoconsumo che viene definito come la quantità di energia prodotta dal sistema FV che viene direttamente consumata presso l’utenza locale. Una parte dell'energia elettrica fotovoltaica viene quindi consumata localmente e riduce la bolletta dell'elettricità mentre l'elettricità in eccesso viene immessa nella rete e riceve una valorizzazione. La percentuale di autoconsumo è al cardine della competitività dei prosumer, con valori diversi a seconda del segmento considerato.

Generalizzando, l'energia elettrica autoconsumata può essere valutata al prezzo di vendita variabile dell'energia elettrica (prezzo al dettaglio), mentre l'eccedenza di produzione sarà valutata al prezzo all'ingrosso dell'elettricità o parte di esso. In conclusione, la “vera grid parity” ovvero la competitività degli impianti fotovoltaici in condizioni di autoconsumo è già stata raggiunta in molti paesi europei, tra i quali l'Italia. La situazione odierna che ha visto prima dei forti sbilanciamenti di prezzo dovuti alla crisi post-covid della domanda-offerta e successivamente lo scoppio della guerra in Ucraina è contrassegnata da un aumento molto significativo del prezzo dell’energia al dettaglio incrementando ulteriormente l’importanza di dotarsi di impianti FV su tetto quale misura di riduzione dei costi in bolletta e di mitigazione del rischio delle fluttuazioni dei prezzi dell’energia.

Che cos'è la grid parity?

“La grid parity (o socket parity) si verifica quando una fonte di energia alternativa può generare energia a costo livellato dell'elettricità (LCOE) inferiore a o pari al prezzo del prezzo d'acquisto dalla rete". Il prezzo dell’elettricità da FV per il quale il fotovoltaico genera a costi inferiori rispetto ad un prezzo dell'energia elettrica pagato dai consumatori si può quindi considerare come “grid parity”. È chiaro che in realtà, anche quando l'energia elettrica generata dal fotovoltaico può coprire il 50% della domanda di energia elettrica, la percentuale di risparmio in bolletta finale sarà inferiore al 50% dovuto ad alcuni corrispettivi non compensati relativi alla rete/energia (oneri di sistema).

In generale, il valore medio dell'elettricità fotovoltaica può essere definito come la somma di due componenti. La prima componente è il costo dell'elettricità che il prosumer risparmia autoconsumando l'elettricità prodotta dal proprio impianto fotovoltaico. Questo è il risultato della moltiplicazione della percentuale di autoconsumo con il prezzo al dettaglio dell'energia elettrica. La seconda componente è il valore dell'energia elettrica in eccesso immessa in rete (Figura 1 per vedere la competitività del LCOE di un impianto segmento commerciale rispetto al valore dell’elettricità per 3 livelli di autoconsumo). In assenza di accumulo di energia elettrica, l'autoconsumo è la quantità di produzione fotovoltaica che può essere direttamente utilizzata dal consumatore per ridurre l'energia elettrica prelevata dalla rete. Cioè, l'autoconsumo è valutato al prezzo al dettaglio dell'elettricità, mentre il resto ha generalmente un valore molto più basso.

Costo della generazione da fotovoltaico
Figura 1: Costo della generazione da fotovoltaico (impianto segmento commerciale) confrontato con il valore dell’elettricità da fotovoltaico con 3 valori diversi di autoconsumo. Per il costo dell’elettricità e valorizzazione al PUN sono stati usati valori pre-COVID.

Per dare una idea dei tempi di ritorno dell’investimento, a prezzi attuali (Giugno 2022) dell’energia un impianto FV del segmento commerciale con costo di investimento di 1000 euro/kWp ed una produzione di 1250 kWh/kWp, tasso di interesse reale al 4%, avrebbe dei tempi di ritorno pari a 5 anni con autoconsumo al 50% e di 3 anni con autoconsumo al 100%.

A questi aspetti generali, vanno aggiunte le novità introdotte nell’ultimo periodo, tra le quali l’introduzione delle comunità energetiche rinnovabili (con decreto legge 199/2021) e il concetto di solar belt con il decreto energia (legge 34/2022 che modifica legge 17). Le comunità energetiche rinnovabili sono una opportunità per ottimizzare i flussi di energia con il fine di condividere l’energia in eccesso da impianti a fonte rinnovabile. Aziende energivore possono quindi accedere a incentivi economici non con un ulteriore riduzione diretta della bolletta (come avviene con l’autoconsumo), bensì beneficiando di una quota dell’incentivo dato all’energia condivisa. Il concetto di solar belt prevede invece di dotarsi di uno o più impianti di produzione da fonti rinnovabili ubicati presso edifici o in siti diversi da quelli presso il quale l'autoconsumatore opera, fermo restando che tali edifici o siti devono essere nella disponibilità dell'autoconsumatore stesso. L'impianto può essere direttamente interconnesso all'utenza del cliente finale con un  collegamento  diretto  di lunghezza non superiore a 10 chilometri, al quale non possono essere allacciate utenze diverse da quelle dell’unità di  produzione e dell’unità  di  consumo.

Le aziende avvalendosi di uno o più di questi strumenti possono quindi ridurre di molto i costi energetici. La quota rimanente potrebbe poi essere coperta da contratto a medio-lungo termine con fornitori di energia elettrica da fonte rinnovabile che possono offrire varie forme di Power Purchasing Agreement; questo permette di pattuire un prezzo della componente variabile di energia da fonte rinnovabile su un orizzonte temporale che può arrivare fino ai 10/15 anni.

Autore

David Moser, Coordinator of research group Photovoltaic Energy Systems, Eurac Research

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