Camera d commercio di Bolzano
Via libera per il traffico ferroviario

Via libera per il traffico ferroviario in UE

Abolire le restrizioni nazionali

Data: 
Martedì, 24 Maggio 2022
Ora: 

L’anno scorso, in occasione dell’Anno europeo delle ferrovie 2021, il treno speciale “Connecting Europe Express” ha attraversato l’Unione europea. Tuttavia, la realtà del trasporto ferroviario intereuropeo è diversa: continuano a persistere confini nazionali per le ferrovie in UE. Questo ha ripercussioni sul prezzo, sui tempi di percorrenza e in generale sulla competitività della ferrovia stessa.

Che ci si sposti in macchina o in camion non fa la differenza: in Europa ci si può muovere senza problemi. Serve solamente la patente di guida emessa dal proprio Paese di provenienza e via. Nell’area Schengen non ci sono più controlli di frontiera, i segnali stradali nei singoli Stati membri sono comprensibili a tutti e non si deve necessariamente parlare una lingua straniera. I veicoli possono circolare liberamente su tutte le strade europee e si può fare il pieno di carburante senza difficoltà in ogni Paese. Situazione analoga nell’aviazione civile: gli aerei sorvolano i cieli europei facilmente, anche se i piloti devono parlare l’inglese come lingua franca.

Eppure, nel trasporto ferroviario transfrontaliero la realtà è ben diversa: I treni devono fermarsi ai confini nazionali ed essere sottoposti a test di frenata (anche se hanno raggiunto il confine senza problemi), il macchinista deve parlare la lingua del relativo Stato membro in cui si trova e gli standard tecnici variano da Stato a Stato, motivo per cui spesso locomotive o treni risultano tecnicamente inaccessibili al traffico internazionale. Nonostante i vari sforzi compiuti a livello europeo, oggi non esiste ancora una “patente di guida europea” uniforme per i macchinisti, in quanto i sistemi di sicurezza e di segnalamento differiscono fra i vari Stati membri. Anche le tracce orarie, cioè le fasce orarie per il passaggio dei treni, sono in gran parte assegnate a livello nazionale. Ciò significa che, ad esempio, un treno dalla Germania all’Italia deve richiedere le fasce orarie ai gestori delle infrastrutture tedeschi, austriaci e italiani.

Nonostante i vari sforzi compiuti a livello europeo, oggi non esiste ancora una “patente di guida europea” uniforme per i macchinisti, in quanto i sistemi di sicurezza e di segnalamento variano da Stato a Stato. Anche le tracce orarie, cioè le fasce orarie per il passaggio dei treni, sono in gran parte assegnate a livello nazionale. Ciò significa che, ad esempio, un treno dalla Germania all’Italia deve richiedere le fasce orarie ai gestori delle infrastrutture tedeschi, austriaci e italiani.

Tutto ciò comporta concretamente un aumento in termini di costo e di tempo e ha forti ripercussioni sulla competitività delle ferrovie. Michl Ebner, Vicepresidente di Eurochambres e Presidente della Camera di commercio di Bolzano, sottolinea: “All’interno dell’Unione europea esistono ancora confini nazionali per le ferrovie. La politica deve abbattere le barriere regolatorie al traffico ferroviario transfrontaliero, in modo da creare finalmente un mercato ferroviario europeo unico”.  

Finché il sistema ferroviario dovrà lottare con questi enormi problemi di regolamentazione, non si potrà parlare di ferrovia competitiva. Piuttosto che richiedere costantemente un aumento dei costi del trasporto su strada sarebbe opportuno spingere di più per l’abolizione delle barriere normative per il traffico ferroviario.

“Le regioni alpine dovrebbero impegnarsi a fondo per abbattere gli ostacoli normativi al traffico ferroviario transfrontaliero. Solo in questo modo sarà possibile creare condizioni eque nelle modalità di trasporto ponendo così le basi per un ulteriore trasferimento del trasporto di persone e merci su rotaia”, ha affermato convinto Alfred Aberer, Segretario generale della Camera di commercio di Bolzano.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare la Camera di commercio di Bolzano, persona di riferimento Michael Andergassen, tel. 0471 945 614, e-mail: michael.andergassen@camcom.bz.it.

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