Camera d commercio di Bolzano
Commercio al dettaglio

Barometro dell’economia - Commercio

Aspettative modeste per l’anno in corso

Data: 
Giovedì, 15 Aprile 2021
Ora: 

L’indagine primaverile del Barometro dell’economia dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano certifica la situazione di grande criticità in cui versa il commercio altoatesino. Per la maggior parte delle branche non si intravede alcun miglioramento rispetto allo scorso anno, date le restrizioni necessarie per contrastare l’epidemia e la cancellazione della stagione turistica invernale.

Nel commercio altoatesino il clima di fiducia rimane estremamente modesto. La seconda ondata pandemica e il mancato avvio della stagione turistica invernale hanno portato un nuovo calo dei fatturati a partire dagli ultimi mesi dello scorso anno. Per novembre e dicembre si stima che la contrazione del volume d’affari sia stata nell’ordine del 15 percento. Le perdite più rilevanti hanno interessato le branche che maggiormente lavoravano con il settore turistico, come i grossisti di alimentari e il comparto dell’abbigliamento, nonché il commercio ambulante per via delle restrizioni che hanno colpito le attività dei mercati. Resta in difficoltà anche il commercio di veicoli, in parte a causa della generale riduzione degli investimenti in tutti i settori dell’economia. Nel complesso, il 29 percento dei grossisti e un terzo dei dettaglianti e degli operatori e operatrici del commercio e della riparazione di veicoli valutano negativamente la redditività conseguita nel 2020.

Guardando al 2021, le aspettative di redditività non migliorano tra i grossisti e tra i commercianti di veicoli, mentre i dettaglianti prevedono addirittura un lieve peggioramento rispetto allo scorso anno. In tutti tre i comparti si teme un’evoluzione sfavorevole delle condizioni quadro, in particolare per quanto riguarda i costi e la puntualità nei pagamenti dei clienti. Inoltre, la domanda resterà debole: nel commercio al dettaglio e, soprattutto, nel comparto del commercio e della riparazione di veicoli si prevede che quest’anno il volume d’affari sarà ancora in calo. Nel commercio all’ingrosso le aspettative sulla dinamica dei fatturati sono più ottimistiche, ma il miglioramento dovrebbe riguardare solo alcune branche: materiali da costruzione, macchinari e apparecchiature, arredamento e articoli per la casa. Restano decisamente pessimisti gli agenti e rappresentanti.

Redditività nel commercio al dettaglio

Sul fronte occupazionale, il divieto di licenziamento non ha impedito una diminuzione del numero dei collaboratori e collaboratrici dipendenti nel commercio altoatesino, che a marzo erano circa 29.200, ossia il 2,0 percento in meno rispetto allo stesso mese del 2020. Per quest’anno i dettaglianti prevedono una sostanziale stabilità del numero di occupati e occupate, mentre i grossisti confidano in un lieve incremento.

Il Presidente della Camera di commercio di Bolzano Michl Ebner sottolinea l’importanza della campagna di vaccinazione: “Bisogna utilizzare tutte le risorse disponibili per immunizzare la popolazione locale contro il virus entro l’estate. In questo modo si potranno evitare ulteriori chiusure degli esercizi al dettaglio e garantire una ripresa dei consumi.”

Per informazioni è possibile rivolgersi all’IRE, persone di riferimento Luciano Partacini, tel. 0471 945 700, e-mail: luciano.partacini@camcom.bz.it e Nicola Riz, tel. 0471 945 721, e-mail: nicola.riz@camcom.bz.it

Seguono i commenti dei rappresentanti delle associazioni di categoria

Philipp Moser, Presidente dell’Unione
“Per il commercio è decisiva la possibilità di riprendere a lavorare. Che ciò sia possibile l’hanno mostrato i mesi passati, durante i quali il commercio al dettaglio non è mai stato un hotspot – anche perché imprenditori, imprenditrici, collaboratori e collaboratrici si sono sempre attenuti scrupolosamente alle regole. Un esempio lodevole anche per molti altri settori.”

Federico Tibaldo, Presidente provinciale Confesercenti Alto Adige Südtirol
“Commercio al dettaglio, ingrosso, mercati, agenti di commercio pagano un prezzo insostenibile dopo 400 giorni di pandemia, salvo i settori rimasti sempre in attività. L’aumento dei debiti e della disoccupazione sta mettendo in ginocchio il settore, che non può più permettersi un solo giorno di chiusura. Vaccini, rigorosi controlli sulle protezioni individuali, ristori adeguati e riapertura delle attività sono l’unica via per scongiurare il tracollo del settore.”

Contatto

Comunicazione

0471 945 672